La manifestazione, tesa a promuovere il goloso “croccantino” di San Marco dei Cavoti, è sempre ricca di eventi e di spettacoli. Il torrone "croccantino" è una prelibatezza che a San Marco dei Cavoti si produce dal 1891. A realizzarlo fu il Cavaliere Innocenzo Borrillo, sammarchese doc, che lo chiamò "Bacio" perché "mangiare il torrone è come essere baciati da un angelo".
Il primo torrone era fatto con mandorle e noci tostate sminuzzate, unite al caramello, tagliate in piccole forme rettangolari e poi ricoperte di uno strato di glassa zuccherosa.
Poi sono venuti i torroni ricoperti al cioccolato, i torroni classici bianchi e al cioccolato e più recentemente, i torroni ai nuovi gusti di gianduia, arancia, limone, caffè, noce.
In esso, passato e presente, arte e tradizione si fondono armoniosamente: oggi, la scelta delle materie prime, la lavorazione, il confezionamento sono svolte, infatti, con la stessa cura e lo stesso amore di un tempo.
In linea con la tradizione che vede il primo grande evento della festa svolgersi in occasione della Solennità dell’Immacolata, l’8 dicembre è prevista la preparazione in piazza e la degustazione del Megacroccantino, che ogni volta sfida se stesso superando le dimensioni dell’anno precedente.
Ampie aree parcheggio previste per l'accoglienza dei camperisti
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